Oggi non vogliamo concentrarci sulla podologia in generale, ma sulla vita di un grande podologo spagnolo che ci ha lasciato una grande conoscenza. In medicina tutto è in evoluzione e bisogna guardare al futuro con speranza, è importante però saper guardare anche al passato e ricordare con ammirazione e affetto la figura di Jean Leliévre. "Le patologie del piede sembrano semplici per chi non li conosce, complicate per chi inizia a conoscerle, diventano chiare solo dopo qualche anno di fatica." (Jean Lelièvre).
Jean Lelievre, nasce l'11 novembre 1914 in Spagna, e segue fin da sebito le stesse orme del padre studiando medicina e diventando chirurgo. Nel 1939 si arruola nell'esercito francese per partecipare alla seconda guerra mondiale e , una volta terminata, conclude il suo tirocino presso l’ospedale Cochin di Parigi. Nel 1946, il suo responsabile del servizio gli affida la supervisione di un'équipe di podologi, ed è da allora che Jean Leliévre si interessa in modo particolare alle patologie del piede e della caviglia.
Jean Lelievre, nasce l'11 novembre 1914 in Spagna, e segue fin da sebito le stesse orme del padre studiando medicina e diventando chirurgo. Nel 1939 si arruola nell'esercito francese per partecipare alla seconda guerra mondiale e , una volta terminata, conclude il suo tirocino presso l’ospedale Cochin di Parigi. Nel 1946, il suo responsabile del servizio gli affida la supervisione di un'équipe di podologi, ed è da allora che Jean Leliévre si interessa in modo particolare alle patologie del piede e della caviglia.
Nel 1948 lavora alla prima edizione del libro «Patologia del piede» che vede la luce nel 1952. Nel 1953 che Jean Leliévre e Antonio Viladot, anch'egli podologo, iniziano un profondo rapporto scientifico e di amicizia. Il 3 maggio 1958 viene creato, sotto la presidenza dello stesso J. Leviévre, il Collage International de Podologie (CIP): un’istituzione altamente multidisciplinare e intesa a riunire tutte le professionalità interessate alle patologie del piede e della caviglia: chirurghi ortopedici, reumatologi, riabilitatori, radiologi, dermatologi, angiologi, neurologi e che poi negli anni s è evoluta nella International Society of Pie y Tobillo, attualmente nota come IFFAS. La seconda edizione del libro "Pathology of the Foot" appare nel 1962, questa volta il lavoro era molto più personale e rifletteva l'esperienza dell'autore.
Le teorie esposte da Jean Leliévre sono ancora validie e alcune delle tecniche chirurgiche dell'autore sono ancora utilizzate al giorno d'oggi: alluce valgo, sperone calcaneare, l'allineamento metatarsale, il piede cavo. J. Leliévre ha avuto il merito di dare al piede l'importanza che meritava all'interno dell’apparato medico e, come dice nel prologo della sua opera: «Per nessun motivo, il piede è stato a lungo dimenticato».
Il 29 gennaio 1969, Jean Leliévre muore emorragia cerebrale, all'età di 54 anni, in piena attività professionale.
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